Etica e Giustizia.

  15 Novembre 2021

Etica e Giustizia

L'etica, in senso ampio, è quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l'etica va distinta sia dalla politica sia dal diritto, in quanto ramo della filosofia che si occupa più specificatamente della sfera delle azioni buone o cattive e non già di quelle giuridicamente permesse o proibite o di quelle politicamente più adeguate. (Treccani)

“La giustizia è l’armonia sia tra le diverse facoltà dell’anima sia tra le diverse facoltà dei cittadini, in quanto assegna a ogni facoltà, a ogni ceto quello che a ciascuno spetta, come attuazione del proprio compito”. Platone “La legge non potrà mai cogliere ciò che è meglio e il giusto esattamente per tutti e stabilire così ciò che è perfettamente conveniente giacché la differenza che c’è tra i vari individui e le varie azioni e la infinita, inquieta variabilità dei casi umani non permettono che nessuna arte definisca nulla di assoluto che valga per tutti i casi e per tutti i tempi” (Platone).
Alla luce di quanto sopra si può dire che la Giustizia è il massimo traguardo a cui l’umanità può aspirare e l’etica è la modalità del percorso dell’umanità per arrivare alla Giustizia.
Quando le ideologie, le politiche, le scienze naturali, le leggi, le morali, le libertà, la ragione e la razionalità, non sono orientate alla Giustizia ma ad Essa contrarie, sono la causa prima dei disordini, delle prevaricazioni e delle discriminazione in seno ai popoli.
Sul piano pratico, l'etica così come sopra definita chiama in causa il comportamento eticamente responsabile dell’individuo quando questi ha la libertà, volontà e la capacità di agire; cioè, l’individuo è eticamente responsabile: sia quando agisce in seno alla natura, sia quando agisce in seno alla cosa pubblica, sia quando agisce in seno al popolo, sia quando agisce in seno alle organizzazioni culturali e quelle dell’informazione, sia quando agisce in seno nelle organizzazioni politiche (partiti) oppure sindacali, sia quando agisce in seno alle organizzazioni produttive o finanziarie, sia quando agisce in seno alle organizzazioni scientifiche, sia quando agisce in seno alle organizzazioni che hanno come obiettivo quello di dominare il popolo attraverso il danaro, e sia quando agisce in seno alle Istituzioni dello Stato. In particolare l’individuo che fa parte delle Istituzioni dello Stato ha il dovere etico di agire in modo Super Partes ciò dovuto al suo ruolo istituzionale che non può essere di parte, e in quanto è ben remunerato dal popolo e al popolo deve rispondere del proprio operato, perciò non trova nessuna giustificazione, quando venendo meno alla sua mansione, favorisce con leggi orientate ad interessi propri o di parte oppure quando abusando della sua posizione si garantisce dei privilegi che suscitano nel popolo quel risentimento e malumore che può portare a situazioni di conflitti sociali. La mancanza di etica di coloro che fanno parte delle Istituzioni dello Stato è la principale causa che negli ultimi tempi ha portato una parte significativa del popolo ad una progressiva sfiducia, e avversione, verso le Istituzioni dello Stato.
Altro discorso è quello relativo alla religione.