Il soggetto Umano.
Il soggetto Umano, come identità fisica e metafisica, identità che sono tra di loro coesistenti e inscindibili, identità che sono in linea con il principio il quale afferma l’impossibilità dell’esistenza di più realtà individuali assolutamente uguali tra di loro, perché in tal caso sarebbero una sola realtà, e quindi non ci sarebbe l’individualità.
Il soggetto Umano nella sua soggettività è per sua natura indeterminato e siccome nell’arco della propria vita deve assumere una determinazione, cioè un modo di esistere, questa determinazione sarà un’autodeterminazione o una determinazione imposta da forze politiche o sociali perdendo in tal modo la propria individualità: in questo caso il soggetto Umano diventa oggetto.
Tuttavia il soggetto Umano nella sua individualità, non essendo completamente autosufficiente, trova convenienza per la sua esistenza mettersi in relazione con gli altri secondo le tradizioni e le leggi: da altri si riceve e ad altri si deve dare; ma questa relazione in molti casi diventa polemica e come ci ricorda Eraclito che: “polemos è padre di tutte le cose, di tutte re; e gli uni disvela come dei e gli altri come uomini, gli uni fa schiavi gli altri liberi” e quindi scala gerarchica la quale non può essere assolutamente democratica.
La peggiore illusione dell’Uomo è quella di pensare che siamo tutti uguali e pensare che le leggi degli uomini siano superiori a quelle che governano la natura: le une sono nel tempo le altre sono principi primordiali.