SOCIALISMO RIVOLUZIONARIO RUSSO

  25 Agosto 2021

PROGRAMMA POLITICO DEL PARTITO SOCIALISTA RIVOLUZIONARIO RUSSO

1 L’istituzione di una repubblica democratica con ampia autonomia per oblast e comuni, sia urbani che rurali.
2 Maggiore accettazione dei principi federali nei rapporti tra le diverse nazionalità, garantendo loro un diritto incondizionato all’autodeterminazione.
3 Diritto di voto diretto, segreto, uguale e universale per ogni cittadino di età superiore ai 20 anni indipendentemente dal sesso, dalla religione o dall’origine nazionale.
4 Rappresentanza proporzionale, legislazione popolare diretta mediante referendum e iniziative: elezione, rimovibilità in ogni momento e responsabilità di tutti i funzionari.
5 Completa libertà di coscienza, parola, stampa, riunioni, scioperi e sindacati: inviolabilità civile completa e generale dell’individuo e della casa; separazione completa della Chiesa dallo Stato e dichiarazione che la religione è un affare privato per ogni individuo.
6 L’introduzione di una istruzione pubblica generale obbligatoria a spese del governo; uguaglianza delle lingue.
7 Abolizione degli eserciti permanenti e loro sostituzione con una milizia popolare.
8 Una riduzione dell’orario di lavoro per alleviare il lavoro in eccesso.
9 Istituzione di un orario di lavoro massimo legale basato su norme determinate dalle condizioni di salute: una norma di lavoro di otto ore per la maggior parte dei settori industriali il prima possibile e norme più basse per il lavoro pericoloso o dannoso per la salute.
10 Istituzione di un salario minimo in accordo tra amministrazione e sindacati.
11 Assicurazione pubblica completa per infortuni, disoccupazione, malattia, vecchiaia e così via; amministrata dagli assicurati a spese dello Stato e dei datori di lavoro.
12 Tutela legislativa del lavoro in tutti i settori dell’industria e del commercio, nel rispetto delle condizioni sanitarie controllate dalle ispezioni di fabbrica elette dai lavoratori.
13 Organizzazione professionale dei lavoratori e loro maggiore partecipazione alla determinazione delle regole interne nelle imprese industriali.
14 Socializzazione di tutte le terre di proprietà privata; cioè, il loro trasferimento dalla proprietà privata dei singoli proprietari al dominio pubblico e all’amministrazione da parte dei comuni democraticamente organizzati e associazioni territoriali di comuni sulla base di un utilizzo paritario.

Breve storia del Partito Socialista Russo (P.S.R.)

Il (P.S.R.) fù fondato nel 1901, con un programma incentrato sulla socializzazione delle terre.
Fu promotore di clamorosi atti terroristici e dopo la Rivoluzione del 1917 esercitò una notevole influenza sui Soviet.
Dopo la rivoluzione di ottobre, nel partito che ottenne la maggioranza dell’Assemblea Costituente del novembre 1917, si produsse una spaccatura: l’ala sinistra fece parte del governo fino all’aprile 1918 e in seguito si disgregò, mentre la destra costituì uno dei nuclei principali della controrivoluzione negli anni della guerra civile.
“Il Partito Socialista Rivoluzionario nacque nel 1902 dalla Unione Settentrionale dei Socialisti Rivoluzionari (fondata nel 1896), riunendo numerosi gruppi socialisti rivoluzionari locali che si erano formati nell'ultimo decennio dell'Ottocento, in particolare il Partito dei Lavoratori per la Liberazione Politica della Russia creato da Ekaterina Breško-Breškovskaja e Grigorij Geršuni nel 1899. Viktor Černov, editore del primo organo del partito, Revoljucionnaja Rossija (Russia rivoluzionaria), emerse come il principale teorico della formazione. Tra gli altri periodici del partito si ricordano Znamia Truda (Bandiera del Lavoro), Delo Naroda (Causa del Popolo), e Volja Naroda (Volere del Popolo). Geršuni, Breškovskaja, Andrej Argunov (1866-1939), Nikolaj Avsent'ev, Michail Goc (1866-1906), Mark Natanson (1850/51-1919), Vadim Rudnev (1874-1940), Nikolaj Rusanov (1859-1939) e Boris Savinkov furono alcuni dei principali esponenti del partito………”
Le linee guida deI programma politico del Partito Socialista Rivoluzionario (P.S.R.) sono incentrate sull’effettivo potere del popolo che si pone direttamente al di sopra di ogni altro tipo di potere che non sia quello riconosciuto direttamente dal popolo. A tutti gli effetti si tratta di un sistema politico diretto dal basso in opposizione quello della democrazia parlamentare rappresentativa dove il potere è diretto dall’alto. E tale potere, tranne particolari casi, rimane in carica per tutta la legislazione.