Germania

  15 Agosto 2021

La filosofia della storia dice il Granosvskj (Timofej Nikolaevic Granovskj storico russo: 9 marzo 1813; 4 ottobre 1855) può essere ben difficilmente argomento d’una trattazione di parte, indipendente dalla storia generale. Ogni tentativo da parte sua di segnare una netta linea di demarcazione tra avvenimenti logicamente necessari e avvenimenti del caso può condurre a gravi errori e reca in sé più o meno un carattere di arbitrio, perché i grandi avvenimenti, per quanto lontani da noi, continuano a compiersi loro ulteriore sviluppo, cioè nei loro risultati e non devono affatto considerarsi come qualcosa di chiuso e di completamente terminato. Non la Storia naturale che l’uomo non può cambiare, ma la Storia creata interamente dagli uomini: d’altro lato, per quanto uomo di vasta cultura filosofica, non sopporta che un sistema anche se profondamente elaborato diventasse capo a se stesso e cessasse di essere mezzo ulteriore libero sviluppo del pensiero.
Il 1° settembre 1939 Hitler iniziò l’invasione della Polonia e il 3 settembre 1939 la Francia e la Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania. Il 31 ottobre 1939 il commissario sovietico agli esteri Molotov dichiarava, sempre con riferimento alla guerra da poco scoppiata: <<è il possesso di colonie permettenti di sfruttare centinaia di milioni di uomini, che forma la base dell’egemonia mondiale dell’Inghilterra e della Francia. La paura dinanzi alle pretese tedesche su quei possessi coloniali: ecco il substrato della guerra attuale dell’Inghilterra e della Francia contro la Germania. La paura di perdere l’egemonia mondiale detta ai governanti d’Inghilterra e di Francia d’eccitamento alla guerra contro la Germania. I rapporti della Germania con gli altri stati borghesi dell’Europa occidentale durante i venti ultimi anni sono stati determinati anzitutto dal desiderio della Germania di rompere le catene del trattato di Versailles, di cui gli autori erano l’Inghilterra e la Francia, aiutate dagli Stati Uniti d’America. E’ ciò che in ultima analisi ha condotto alla guerra attuale. Noi siamo sempre stati di questa opinione che una Germania forte è una condizione necessaria di pace solida in Europa. Sarebbe ridicolo pensare che si possa mettere fuori combattimento la Germania ed eliminarla da ogni calcolo. Le potenze che carezzano questo sogno insensato e pericoloso non si rendono conto della potenza accresciuta della Germania>>.
Così era ieri, così è oggi, ieri la Germania era la prima potenza militare europea se non mondiale, oggi è la prima potenza economica europea e fra le prime mondiali. l’Europa con la seconda guerra mondiale si è autodistrutta. Infatti la Germania perde la guerra militare e politica, ma non quella culturale, e le potenze coloniali Francia e Inghilterra, nonostante la vittoria militare e l’imposizione di un trattato di pace umiliante per il popolo Tedesco, progressivamente perderanno il dominio assoluto politico, culturale ed economico sulle proprie colonie.
PIL 2013 della Germania in (min. di euro) 2.735.800; debito pubblico % PIL 79,5; bilancia commerciale (mld di euro) 166,7; nuovi posti di lavoro 233.000; disoccupazione 6,9%.
PIL 2013 dellaFrancia in (min di euro) 2,065; debito pubblico %PIL 93,5
PIL del Giappone (mid&) 2013 4.902; debito pubblico % PIL 227,2